Come previsto, tutti i bambini ed i loro familiari chiedono
grano ed oggi, 19 agosto, sono a Mpulula e Chiyendausiku, le richieste non cambiano.La consegna del grano è una grande festa e servirà a rendere
meno duri i mesi in cui la fame si farà sentire sempre di più. Ho effettuato
delle riprese di come avviene la consegna ed il trasporto, in basso potete
vedere il piccolo filmato.
A Chiyendausiku ho incontrato Ndaona, uno dei bimbi che stiamo sostenendo, non lo trovo
affatto bene ed Ethel sta facendo una ramanzina a sua madre; ovviamente non
capisco nulla di quello che stanno dicendo, visto che parlano in Chechewa (credo dopo otto anni sia arrivato il momento di
applicarmi nell’imparare questa lingua), ad ogni modo mi faccio spiegare
successivamente il perché di quei rimproveri alla madre di Ndaona.
Il ragazzo, che presenta una malformazione sotto
l’orecchio destro ed è sieropositivo, doveva essere portato dalla madre in ospedale
ogni due settimane per la somministrazione di una iniezione per due mesi
consecutivi. Ethel ha incontrato più volte la madre del ragazzo e le ha chiesto
se la cura continuava, la madre ha sempre risposto di
sì; non vedendo risultati però, ha chiesto a Ndaona
quando aveva fatto l’ultima iniezione e la risposta è stata “mai”. Si può
capire la furia di Ethel, anche per la rivelazione della madre sul perché delle
bugie. Si sta risposando e non aveva tempo di portare suo figlio in ospedale.
“L’avrei impiccata”, questa la sentenza di Ethel.Da domani sarà lei in prima persona ad occuparsi della cosa.