Oggi siamo a Chiyendausiku una
decina di bimbi non si presentano, spero vengano
domani al Centro adozioni. Sono state consegnate anche quattro bici ed i bimbi
hanno voluto ringraziare le famiglie italiane benefattrici dettandomi una
lettera. Una bimba è venuta a ritirare la bici insieme alla nonna su un taxi
(Mpulula 11) che altro non è che una bici con licenza di trasporto. Quindi al ritorno il taxi è servito per trasportare la bici,
mentre la bimba e la nonna si sono fatte a piedi il tratto che le divide da
Mpulula. Lo so, noi avremmo fatto il contrario, avremmo fatto andare il taxi
via e ci saremmo serviti della bici per tornare a
casa, ma bisogna sempre considerare che le famiglie devono dimostrare che la
bici l’hanno comprata loro e quindi deve arrivare integra al villaggio.
In serata in Missione c’è un po’ più di movimento, arriva
un piccolo gruppo da Bergamo, di passaggio a Balaka, ospitato da padre Kimu a
Mangochi. Ci sono Peppino e sua moglie Giuliana
entrambi notai, la loro nipote Francesca, avvocato, e
un altro avvocato, Mariuccia: si dimostrano molto interessati al progetto
adozioni a distanza tanto che domani vogliono seguire il mio giro di
interviste.
A Balaka c’è fermento, padre Mario
ha il telefono che squilla in continuazione, tutti vogliono avvertirlo del
fatto che la tv nazionale del Malawi sta parlando della tournée italiana che vedrà impegnato
il gruppo dell’Alleluja Band a settembre in Italia.
Stasera ci saranno le prove e
Bambo Mario ci porta a vederle. Lo spettacolo che la
band ci presenta è quello che sarà presentato a Colonia per il Papa. Durata
un’ora e un quarto.
Alle fine dell’esibizione padre Mario, da vero leader, esamina il
concerto punto per punto con i componenti della band, si decidono aggiustamenti
e si fanno apprezzamenti sui punti meglio riusciti. Un problema sono le scarpe (cioè quel che resta) della seconda voce del
complesso, bisogna trovarne un paio nuove perché è impensabile presentarsi così
a Colonia. E dire che l’Alleluja Band è uno dei
complessi più importanti del Malawi.
La zanzara “Silvan”
Ieri sera, come prassi, ho
controllato che in camera non ci fossero zanzare ed ho posizionato
tranquillamente la zanzariera verificando che all’interno della stessa non ci
fossero sgradite presenze, tutto ok. Ho spento la luce e mi sono addormentato. Ma
ad un certo punto della notte mi sono svegliato e questa volta il ronzio non
giungeva dall’esterno della zanzariera, ma da dentro, purtroppo quando mi sono
svegliato la zanzara aveva già fatto il suo comodo sul
mio braccio, eppure avevo controllato bene, si vede che nel suo mondo questa
zanzara faceva di mestiere il mago; faceva perché quando ho capito che si era
intrufolata dentro la zanzariera mi sono alzato e gli ho fatto risputare tutto
il mio sangue dopo una breve lotta.