Giovedì 12 Agosto

 

Dopo un volo tranquillo (a dispetto delle premesse), arriviamo ad Addis Abeba alle 9.20, giusto in tempo per cambiare volo e ripartire, questa volta in perfetto orario alle 10.30.

Alle 13.05, con cinque minuti di ritardo rispetto al previsto, sono a Lilongwe. Mi auguro a questo punto che qualcuno mi stia aspettando e che il bagaglio sia arrivato.

Le operazioni di check-out vanno lisce ed anche il mio bagaglio è arrivato integro; sono fortunato perché moltissime persone si rivolgono allo sportello di luggage missing (storia già vissuta…senza invidia).

All’uscita una faccia conosciuta mi attende, il grande Sigfrido mi sta aspettando, è lì dalle 11 perché padre Mario non si ricordava l’ora del mio arrivo. Sono felicissimo di rivederlo, sarà sicuramente un ottimo viaggio verso Balaka. Prima di partire bisogna espletare delle pratiche, poi si torna in aeroporto perché pare ci siano delle valigie smarrite, appartenenti ad altri ospiti della missione.

Sigfrido parcheggia un attimo sulle strisce contrassegnate “no parking” fuori dell’aeroporto e due minuti dopo arrivano le guardie che vogliono farci la contravvenzione. Spieghiamo che davanti a noi ci sono altre macchine che si trovano nella stessa nostra condizione e pretendiamo uguale trattamento per tutti, ma niente, non ne vogliono sapere, siamo noi, o meglio i nostri soldi le vittime predestinate. Sigfrido si rassegna, offre 500 Kwacha ( 1 €=130 Kwacha) alle guardie che ringraziano e ci fanno andar via senza batter ciglio.

Durante il viaggio Sigfrido mi mette al corrente di come è trascorso l’anno a Balaka, nel complesso è soddisfatto, anche se la stagione delle piogge non è stata delle migliori e si è avuto un decremento dei raccolti di circa il 30%, nonostante questo non c’è stata carestia e questo è per lui un segnale importante visto che il suo progetto si fonda sulle colture alternative al mais. Mi dice che in missione sarà una bolgia e che saremo almeno 60 persone.

Alle 17.30 finalmente la chiesa di Balaka si presenta davanti ai miei occhi, i padri mi alloggiano in missione, il tempo di lavarmi e di sistemare le cose e poi subito a cena, al termine della quale, padre Mario mi dice che in serata su Rai International sarà trasmessa la partita Italia-Ghana. Subito dopo la sua conclusione vado a dormire perché non mi reggo in piedi.     

 

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