Martedì 08 Agosto

ore 5:30

E’ bellissimo essere svegliati, in questo silenzio incantevole, dal canto dei galli.Una dimensione tutta nuova, che mi induce a pensare che io stia ancora sognando.Mi sveglio meglio ed il primo colore di questo quadro bianco del mio sogno che va avverandosi è il rosso del sole che domina la mia stanza.Ho voglia di alzarmi e di iniziare a dipingere la tela bianca del mio quadro su cui riversare tutti gli altri colori che l’Africa mi offrirà.Ho voglia di scoprire la mia tanto amata Africa che è lì fuori e che mi aspetta.Ho voglia di dare voce al mio sogno.

Ore 14:00

Che cos’è l’Africa !
E cosa sono tutte le persone che la popolano  !!!!!!!!!.
Neri e bianchi compresi.

Dico questo perché oggi ho avuto modo di conoscere le diverse figure carismatiche ed indispensabili che popolano questo posto.
Il primo incontro è stato con il padre monfortano Piergiorgio Gamba.
Sono rimasta letteralmente folgorata da quest’uomo dolcissimo, che dopo venti anni di Malawi, si emoziona  ancora come fosse il primo giorno, nel vedere la gioia dei bimbi che giocano divertiti ed ascoltando le loro voci candide.
E come biasimarlo? Che bambini ha l’Africa !
I bambini, di qualsiasi nazione essi siano, sono tutti bellissimi.
Io ho un debole particolare poi per loro !
Ma
quelli africani, vi posso garantire, hanno una luce diversa negli occhi.
Una luce che illumina i loro volti di bambini POVERI MA FELICI.
Una luce che è la LUCE DELL’AFRICA.
Hanno sguardi pieni d’amore.Quell’amore gratuito e privo di aspettative che ci riempie il cuore e ci fa dimenticare tutte le brutture del mondo.
A riportarci nell’amara realtà basta però un attimo ………….
Camminando camminando, incontri qua e la capanne e situazioni che ti fanno di nuovo stringere il cuore, anche se qui regna una serenità (almeno apparente) ed una dignità (che si tocca con mano) sconvolgente.Bambo Gamba intanto, ci illustra i progressi compiuti in tutti questi anni di lavorio continuo ed instancabile dei padri monfortani, che veramente tanto hanno fatto per queste genti.Lui personalmente si occupa, oltre di aiutare concretamente le persone, di una efficiente struttura editoriale, grazie alla quale può manifestare e rendere note le condizioni del posto, le aspettative e le migliorie che con poco si potrebbero realizzare……
Continuando la ns. “visita guidata”, Bambo Gamba ci mostra tutte le altre attività adiacenti e limitrofe tale struttura, quali piccoli ma efficienti laboratori di colorazione dei tessuti, realizzazione di bambole di pezza, riciclaggio di carta, attività grazie alle quali le persone che ci lavorano, tutti abitanti del posto, possono autofinanziarsi.Ci mostra come per sopravvivere e per insegnare a procurarsi il cibo, abbiano pensato di realizzare tre medie vasche per l’allevamento dei pesci, utilizzando l’acqua del pozzo trovantesi dentro alla struttura.Ci dice, che riescono a realizzare anche 50 Kg di pesce per vasca.
Continuiamo la nostra visita guidata e  con nostro grande stupore ed ammirazione, scorgiamo dei lavori in corso e decine e decine di ragazzi da fisici scultorei e muscolosi, che costruiscono mura di cinta, scavano buche, preparano gabbie di ferro, per la realizzazione, ci spiega Bambo Gamba di una rete televisiva.Ma cosa se ne faranno a Balaka della Televisione visto che qui tutti  abitano in capanne di fango e paglia e per di più senza corrente elettrica ? La televisione, ci spiega Bambo Gamba, è l’unico mezzo per arrivare agli occhi e nel cuore dei potenti del Malawi, in modo che non abbiano più scuse nel tirarsi indietro e dare una mano di aiuto a questa povera gente, che altrimenti continuerà a restare nel buio per l’eternità.
Girovagando qua e la nella cooperativa di Andiamo ci fermiamo a fare un saluto a Bambo Luigi, indaffaratissimo oggi, ma  del quale spero di approfondirne la conoscenza nei giorni seguenti, visto che di lui tutti ne  parlano in maniera egregia. Intanto, in lontananza, si sentono i canti gioiosi dei bambini. Un richiamo per il mio cuore e per i miei occhi.Non posso non avvicinarmi.E non posso fare a meno di girare qualche ripresa, per cercare di catturare i loro sguardi magnetici e profondi.Tuttavia, il filmato più bello e che mai andrà in onda, sarà e resterà per sempre quello impresso nella mia mente ed ancor più nel mio cuore.Così come resterà impressa nella mia mente e nel mio cuore la bontà e la dedizione del dott. Carlo Spini, uomo dal valore umanitario e professionale inestimabile.Solo stando di fronte a lui ed ascoltando la sua voce suadente e le sue parole ricche di amore per questa terra, potreste capire perché azzardo un giudizio di tale levatura su di un uomo che conosco appena.Dopo una riunione di circa due ore con lui per discutere sui nuovi ed interessanti progetti per questo popolo così penalizzato da ………….. da chi ? ………… non lo so …………
Dopo una discreta tazza di caffè, che anche il dottore come me ama gustarsi in tazza grande, ( quelle che si dicono le affinità  ) ci congediamo da lui per dirigerci a far visita ad un altro personaggio, di un carisma unico a detta di Ilario.
Sono proprio curiosa di scoprire. Per comprendere l’importanza di tale figura, dobbiamo fare però un passo indietro e motivare le visite di Ilario ogni anno, qui nel Malawi.Visite finalizzate a testimoniare gli effetti concreti del sostegno a distanza su 450 bambini.Questo è il numero di bambini che attualmente e generosamente voi sostenete.
TESTIMONIARE significa, contattare tutti i bambini, uno ad uno e convocarli per un certo giorno, ad una certa ora, tutti in un posto.Generalmente si incontrano nella parrocchia del villaggio al quale il bambino appartiene.Significa intervistarli uno ad uno.E qui subentra la figura unica, indispensabile, insostituibile ed impagabile del nostro personaggio misterioso.Si tratta di Ethel, la quale, avvalendosi della collaborazione di Lennie e di alcuni catechisti dei rispettivi villaggi, si occupa personalmente di avvisare i bambini uno ad uno.
Così come per tutto l’anno, lei, coadiuvata da altri ragazzi, si preoccupa di reperire e farci avere sempre notizie aggiornate sulle condizioni psico-fisiche dei nostri bambini.Notizie che comunicherà tramite e-mail ad Ilario o a quanti si avvalgono di questo preziosissimo servizio.Ci rechiamo al centro adozioni, dove è possibile trovare Ethel.
Ma la “poverina”, a causa della perdita improvvisa del suo papà non è qui e per parlare con lei dobbiamo recarci a farle visita a casa sua.Non sappiamo bene se sia il caso, visto che non siamo riusciti a capire da Bambo Beppe, quali siano le tradizioni del luogo in merito ai lutti.Ci azzardiamo tuttavia……….
E con nostro grande sollievo ci accorgiamo subito che la visita è gradita alla donna, vista la sua accoglienza gentile e la sua disponibilità nel riceverci.Chiacchiera con Ilario in Inglese.Non posso partecipare al discorso, poiché ho difficoltà con l’inglese parlato.Tuttavia riesco a comprendere ciò che si dicono, tanto da non annoiarmi.Cosa assai difficile, poiché si resta incantati ed affascinati dall’armonia e dalla musicalità della voce di Ethel e dalle espressioni dolci, femminili e sensuali del suo volto e dei suoi gesti.
Una vera ammaliatrice di UOMINI.Ma non ammaliatrice di uomini intesi come sesso maschile, bensì di UOMINI intesi come ESSERI VIVENTI.
Dal colloquio con Ethel apprendiamo che per l’indomani ci è stato fissato il primo incontro con i bambini di MPONDA, il villaggio più vicino alla missione.Corriamo quindi di corsa nelle nostre camere.Dobbiamo organizzarci il lavoro.Stiliamo la lunga lista di nominativi dei bambini, con i relativi doni che voi genitori a distanza ci avete commissionato di consegnare loro.Svuotiamo le nostre valigie stracolme di caramelle, circa 4700 in totale, che verranno divise per 450 bambini. Mettiamo da parte quelle per domani…..ed alle ore 23:00 circa, un po’ stanchi ma felici,ci congediamo per la notte.

Sola, nella mia stanza, continuo a ripetermi se tutto quello che sto vivendo sia un sogno o una realtà.E’ tutto così surreale e lontano dalla mia immaginazione che mi sembra di stare a teatro, di guardare un film. Cerco di prendere sonno nell’attesa di un nuovo giorno che mi sveli questi dubbi e che sarà sicuramente ricco di belle emozioni come quello appena trascorso.

BUONA NOTTE A TUTTI VOI, DA QUESTA TERRA MISTERIOSA.

           Mie Considerazioni:

·        Ero molto preoccupato per il fatto che Ethel fosse fuori ufficio, visto che senza la sua presenza il centro orfani viaggia al 30% delle potenzialità, ma dopo avere parlato con lei mi sento molto più tranquillo, la morte del padre,come è ovvio che sia, l'ha scossa moltissimo, ma lei vuole subito ricominciare a lavorare. Mi ha detto che il problema adesso è la madre che, malata di diabete, rischia di seguire il marito se non viene seguita in maniera opportuna. Purtroppo Ethel è la figlia più vicina dal punto di vista logistico e quindi dovrà essere lei a starle più vicino. Comunque anche oggi ho avuto la conferma che la nostra concezione di morte sia lontana anni luce dalla concezione di morte di un abitante del luogo. Credo che qui la morte sia vissuta molto più cristianamente rispetto a noi.

·        L'incontro con il dottor Carlo Spini è stato molto interessante, ci ha illustrato due suoi progetti, uno che vuole offrire una opportunità di lavoro agli uomini/donne sieropositivi che lui ha sotto cura, in modo che possano autofinanziarsi le cure e l'altro riguarda le adozioni dei bimbi al di sotto dei 6/8 anni sieropositivi. Abbiamo promesso di dargli una mano, ma sulle modalità di aiuto del secondo progetto ho espresso le mie perplessità,che comunque saranno discusse in Italia al mio ritorno.

·        Solo una curiosità che comunque ci fa capire bene il modo con cui le persone del luogo si arrangino per ottenere i mezzi utili per poter lavorare. Stamattina c'era una donna che insegnava a dei ragazzini maschi e femmine a lavorare a maglia, bene, sapete da che cosa avevano ottenuto i ferri? Dai razzi delle ruote delle bici!

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