Finalmente il giorno della partenza!
C’è frenesia dalle prime luci dell’alba, tutti sono frenetici, Kulapa si
presenta ben vestito e viene preso in giro da tutti,
addirittura si è portato un paio di occhiali che gli danno un’aria da
intellettuale, però si è presentato con un paio di scarpe alla vista delle
quali padre Mario si arrabbia: “Dove vai con quelle scarpe tutte bucate, non ti
avevo detto di prendere quelle che ti avevo dato ieri?”. E
Kulapa: “Le ho date a Madalitso, che era senza”.
Si va alla ricerca di un nuovo
paio di scarpe. Trovate.
Per molti componenti
dell’Alleluja Band questo sarà il primo viaggio fuori dal Malawi,
per alcuni addirittura fuori da Balaka.
Chissà che
sensazioni, quanta meraviglia nel vedere il cosiddetto mondo evoluto, per
questi ragazzi abituati all’essenziale.
Si immagini: l’aeroporto, l’aereo, la metropolitana,
il traffico delle nostre città, le nostre case con i nostri confort, i nostri
pranzi e cene, i nostri sprechi…
Il resto della mattina lo passo in chiesa, oggi è giorno di comunioni, la
funzione dalla breve durata di tre ore e mezzo termina alle 12.30. A pranzo
siamo solo io e padre Beppe, visto che gli altri sono partiti, Sigfrido è
andato ad accompagnare all’aeroporto padre Mario, padre Cesare è andato a
Mpulula per le comunioni e Umberto è andato a fargli compagnia.
A proposito di
Umberto, oggi è il suo compleanno, 68 anni, 25 dei quali trascorsi a
fare il Volontario, con la v maiuscola perché lui non chiede altro che da
mangiare ed un posto per dormire per svolgere la sua opera. Nel pomeriggio stiamo
insieme, la nostra intenzione è quella di andare a vedere la partita della
squadra locale che milita nella serie C del Malawi,
in realtà oggi gioca in trasferta ed allora andiamo in un bar a prendere qualche
cosa.
Il bar è fantastico, una
costruzione che definire fatiscente è un complimento, porte nemmeno a parlarne,
le sedie sono due vuoti di cassette delle birre, che la padrona, che intanto
sta preparando il fuoco per la cena, ci porta non appena ci vede arrivare. Ci
sediamo sulla cassetta e ordiniamo una birra ed una aranciata,
la padrona ci apre le bottiglie e le porge ad ognuno di noi ovviamente senza
bicchieri, quindi si deve bere dalla bottiglia. Al momento di pagare Umberto ha
solo un pezzo da 500 Kwacha, una bella cifra per il Malawi,
naturalmente la padrona non ha il resto, ed allora dobbiamo aspettare che suo
figlio vada a cambiare i soldi nel vicino mercato altrimenti rischiamo di
restare qua per giorni. Impensabile infatti che il bar
faccia un incasso così alto in una sola giornata!
Al ritorno in Missione vediamo
una partita del campionato inglese e poi si cena. Quest’anno la quantità dei
pasti non è come lo scorso anno, ma in compenso il pasto è sempre buonissimo.