Oggi ho appuntamento con i bimbi
di Mponda, purtroppo se ne presentano pochi , spero
arrivino nel pomeriggio o domani. Verso le dieci torniamo a Mbera per vedere i
bambini che non si erano presentati la scorsa
settimana, li troviamo quasi tutti, mancano solo quelli che si trovano
all’iniziazione.
Nel pomeriggio alcuni altri
bimbi si presentano per l’intervista, mentre alle quattro partiamo tutti per
Mikoke dove suor Mariangela ha organizzato la cena di ferragosto per noi e per
tutto il gruppo di bergamaschi che attualmente le
stanno dando una mano per mettere a posto delle strutture che ormai avevano
bisogno di urgenti lavori di rifacimento. In tutto siamo una trentina, prima
della cena i bergamaschi hanno voluto rispettare la tradizione che in Italia
vuole gli spari protagonisti.
E’ partita così una vera e
propria batteria di spari degna di quella del nostro
paese per la festa del patrono. Ma lo spettacolo per
me non è stato quello degli spari bensì quello delle persone del luogo, le
suore indigene si sono spaventate a morte e correvano da una parte all’altra
della Missione gridando in preda al panico. Tutt’ intorno alla Missione dove sono le capanne ad ogni disegno che veniva rappresentato in
cielo dopo lo scoppio di uno sparo si udivano delle grida incredibili che
giungevano da tutte le parti, un boato simile a quello che si sente negli stadi
quando viene segnato un gol dalla squadra di casa.
Dopo questo incredibile
spettacolo, si cena. Cena a buffet molto ricca, ci sono anche le pizze.
Qui, a parte io
e Sigfrido, sono tutti bergamaschi che parlano un dialetto strettissimo
per cui per me è come se parlassero tutti chechewa, non capisco nulla di quello
che dicono.