07 AGOSTO 2002 (MERCOLEDI’)

Nonostante le campane abbiamo suonato piu’ volte (cosi’ almeno mi dicono Pierluigi e Cristian) mi sveglio alle 8.00, ora in cui andiamo tutti insieme a fare colazione. Siamo ovviamente gli ultimi, abbiamo dormito tutti bene ed adesso siamo pronti a scoprire quello che sara’ il programma della giornata. I padri ci hanno organizzato una visita nella struttura di Andiamo e nella Confort Clinic in modo che Pierluigi e Cristian possano vedere che cosa si sta realizzando. Ci accompagna nel viaggio Isa che ci fa da cicerone. In sequenza visitiamo la sartoria (progetto Thiende finanziato dalla Svizzera il cui scopo e’ quello di insegnare alle donne del luogo a cucire), la falegnameria, l’officina di riparazione delle auto, la prima gelateria (sorta in citta’ grazie all’offerta dei macchinari di un italiano che di tanto in tanto viene a fare dei corsi proprio ai ragazzi che lavorano al suo interno), una parrucchieria, una calzoleria. Tutta questa struttura fornisce lavoro a circa 300 persone, tutte regolarmente stipendiate. Manca ancora una struttura che tenga conto della contabilizzazione delle spese, ma sta nascendo anche questa ed in essa Pierluigi potrebbe essere di notevole aiuto. Dopo il centro di Andiamo (che racchiude tutte queste attivita’) ci spostiamo nella Confort Clinic e qui incontriamo una grande persona, il dottor Claudio che e’ da un mese in Malawi e restera’ a Balaka fino a meta’ ottobre per curare tutti quelli che hanno bisogno di aiuto nel piccolo ambulatorio della Confort, ed e’ inoltre riuscito nell’impresa di farsi accettare dall’ospedale pubblico di Balaka e cosi’ tutte le mattine si reca nella struttura per visitare i malati dell’ospedale. E’ la sua una grande opera, tenuto conto che i medici del luogo non possono essere certo considerati dei luminari nel campo della medicina e cosi’ la presenza del dottore, che e’ preparatissimo, puo’ essere di importanza fondamentale per la loro crescita professionale.

In questa Confort Clinic c’e’ anche un ambulatorio dentistico ben attrezzato, tutto fornito gratuitamente dall’Italia. Non essendoci dentisti se non per brevi periodi dell’anno, il piccolo centro e’ gestito da persone del luogo a cui e’ stato insegnato ad estrarre denti da dottori italiani.

Nella struttura e’ presente anche uno studio ottico in cui e’ possibile trovare gli occhiali per i miopi.

Il piccolo viaggio termina alle 12.00, ora in cui decido di andare a trovare Ethel per vedere come mi ha organizzato gli incontri con i bambini. Apprendo invece che si trova in ospedaleper accertamenti e vi restera' per tutta la giornata. Speriamo non sia niente di grave, altrimenti sono guai.

Nel pomeriggio, dopo aver mangiato, decidiamo di fare un salto al centro adozioni e qui ritrovo Linnie e Felix ed un ufficio completamente cambiato rispetto allo scorso anno: e’ stato ampliato, ci sono adesso 3 pc di ultima generazione, ma purtroppo il programma elettronico sviluppato da Marco non e’ ancora operativo. E questo mi dispiace. Vedremo cosa si puo’ fare in questi giorni. Nel centro arriva anche Oscar, uno dei volontari della scuola di informatica, il quale mi fa presente la necessita’ di riformattare due dei tre pc presenti in modo da far lavorare tutti e 3 i pc dell’ufficio con la stessa piattaforma. Inoltre si impegnera’ a trovare un programma che permetta di trasformare la scheda di adozione in formato pdf si' che possa essere inviata per posta elettronica con bassa occupazione di memoria.

Nel centro e’ stata comprata anche una bellissima fotocopiatrice ed anche 2 piccoli gruppi di continuita’ per salvaguardare i pc. Insomma il centro di adozioni orfani e’ un ufficio che a tutti gli effetti e’ comparabile ad un nostro ufficio.

Si torna alla missione alle 18.00, ora in cui qui in Malawi tutto si ferma a causa del buio. Si cena e quindi vediamo una videocassetta insieme agli altri volontari, e poi tutti a nanna.

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