Venerdì 27 Agosto

 

Siamo in aeroporto alle 2.20 dopo un viaggio tranquillo, ma lo stesso è ancora chiuso e questo è strano visto che ci era stato detto che il nostro aereo sarebbe dovuto partire alle 4.30. Già, sarebbe dovuto partire, invece partirà alle 6.30. Mi dispiace per il dottore e per Sigfrido, che comunque dopo avermi preso in giro,  restano con noi (con me c’è anche Angelo, un ragazzo di Bergamo che riparte) fino al nostro imbarco.

L’aereo parte con un po’ di ritardo da Lilongwe (dove fa veramente freddo), ma arriva in perfetto orario ad Addis Abeba, dove io e Angelo ci salutiamo perché abbiamo due voli diversi.

L’aereo successivo parte con grande ritardo, visto che è pieno come un uovo e le operazioni di imbarco sono lunghissime, inoltre sono capitato in un posto terribile, sono infatti circondato da una comitiva di quarantacinque-cinquantenni che stanno sei ore, e dico sei ore, a fare il gioco del “Se fosse…”. Roba da pazzi!

Comunque c’è una gradita sorpresa finale, il pilota non potendo atterrare subito ci fa fare un bel giro su Roma e così mi sono goduti tutti i monumenti della capitale dall’alto, e solo questo vale il prezzo del biglietto. Tutto qui. Adesso (ore 21.30) sono a casa, ho  rimesso tutto a posto, e soprattutto ho mangiato una grandissima tazza di latte.

 

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