E’ giunto il momento di mettere tutto a posto, domani si parte e si ritorna a casa. Oggi e’ il primo giorno di asilo per i bambini di Balaka e quindi il centro di S. Monica e’ invaso da tanti bimbi (circa trecento) che andiamo a visitare; distribuiamo loro cinque biscotti ciascuno, i bambini sono felicissimi e quando entriamo ogni classe ci canta una canzoncina di benvenuto.

Descrivo come e’ strutturato l’asilo, una tra le tante opere realizzate a Balaka e fiore all’occhiello del gruppo "Seconda Linea Missionaria" che lo ha interamente finanziato.

La struttura e’ capace di ospitare circa trecento bambini, e’ formata da sei aule, tre nel corridoio di sinistra e tre in quello di destra; in fondo al corridoio di destra troviamo anche la mensa, mentre dall’altra parte ci sono i bagni; le aule sono tutte munite di banchi e sedie. Si tenga conto che tutte le scuole elementari che ho visitato in questi giorni avevano solo la lavagna e non bagni, ne’ sedie.

All’ingresso c’e’ un materassino utilizzato dai bambini colpiti da malaria.

Il pomeriggio lo trascorro con i ragazzi dell’ufficio, con Felix che mi porta anche un regalino, con Ethel che in questi giorni mi ha spiegato le usanze del luogo, e con Linnie.

LA CENA

Ceniamo per l’ultima volta in missione; ci cucinano polenta e capretto. Stasera siamo in tanti, e’ l’ultima volta che stiamo insieme e non manca nessuno. Alla fine della cena Kulapa fa un toccante discorso di addio e di ringraziamento, così come fa padre Mario e Rosario che e’ il catechista della missione.

Poi tocca a noi ringraziare loro e poi riceviamo anche dei bellissimi ricordi, un crocifisso in avorio e una maglia dell’Alleluia Band. Dopo cena ci vengono a salutare anche altre persone, mentre restano con noi fino a mezzanotte Ugo, Isa, Giulia, don Cesare, Umberto e padre Gamba.